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May 17, 2025 - DA Admin

Pulse Tour (1994)

Pulse Tour (1994): l’ultima epica cavalcata dei Pink Floyd


Nel 1994 i Pink Floyd tornarono sul palco con quello che sarebbe stato il loro ultimo tour mondiale: il Pulse Tour, ufficialmente noto come The Division Bell Tour. Dopo anni di silenzio e dopo l’abbandono definitivo di Roger Waters, il gruppo – guidato da David Gilmour, con Richard Wright e Nick Mason – decise di riportare la magia del rock progressivo in oltre 68 concerti, in 17 paesi, con oltre 5 milioni di spettatori.

Pulse fu un tour monumentale, caratterizzato da una produzione spettacolare, scenografie ipertecnologiche, effetti visivi sbalorditivi e un suono cristallino. Ma soprattutto, fu un ritorno alle radici: in ogni serata venne eseguito “The Dark Side of the Moon” per intero, per la prima volta dopo anni.


Un tour globale senza Roger Waters


Dopo il successo dell’album “The Division Bell”, i Pink Floyd decisero di tornare in tour, dimostrando di essere ancora una delle band più importanti al mondo, anche senza la figura di Roger Waters. Gilmour prese le redini della direzione artistica, affiancato da Richard Wright – finalmente riaccolto come membro ufficiale – e Mason alla batteria.


Il tour fu il più imponente mai realizzato dalla band:

  • 68 date tra Europa, USA e Canada

  • Scenografie mobili da oltre 700 tonnellate

  • Un palco circolare di 65 metri

  • Uno schermo circolare da 6 metri di diametro

  • Laser, luci robotizzate e fiamme sincronizzate alla musica


La scaletta: tra passato glorioso e presente maturo


Ogni concerto del Pulse Tour era strutturato in due atti:

  • La prima parte era dedicata ai brani recenti e agli highlight di album come The Division BellMomentary Lapse of Reason e Wish You Were Here.

  • La seconda parte era la vera sorpresa: l’esecuzione completa di “The Dark Side of the Moon”, con tutte le sue tracce, da Speak to Me a Eclipse.


Il bis includeva sempre:

  • "Comfortably Numb"

  • "Run Like Hell"

  • "Wish You Were Here"

  • "High Hopes"

Ogni esecuzione era accompagnata da visual iconici e proiezioni animate, mentre il suono – grazie al mix in surround – creava un effetto immersivo in ogni arena.


Il cuore pulsante del tour: Pulse, l’album live


Nel 1995 venne pubblicato “Pulse”, l’album live che immortalava il concerto del 20 ottobre 1994 all’Earls Court di Londra. Il disco, accompagnato da un DVD e una videocassetta, divenne un cult per i fan:

  • Registrato in alta qualità

  • Include The Dark Side of the Moon live

  • Dotato di un’iconica lucina rossa che pulsava (da cui il titolo) sulla versione fisica

“Pulse” resta oggi uno dei live album più venduti e apprezzati nella storia del rock.


La produzione visiva più avanzata dell’epoca


Il Pulse Tour stabilì nuovi standard per i concerti rock:

  • Laser multicolore sincronizzati al millisecondo

  • Proiezioni circolari su schermo “Mr. Screen”

  • Fumi, esplosioni, droni luminosi e una mongolfiera a forma di maiale volante che sorvolava il pubblico

Ogni elemento dello show era pensato per amplificare l’esperienza uditiva e visiva, rendendo il concerto un viaggio multisensoriale, fedele allo spirito dei Pink Floyd.


David Gilmour: la nuova guida spirituale della band


Nel Pulse Tour, David Gilmour si impose definitivamente come leader musicale e spirituale della band. I suoi assoli furono tra i momenti più emozionanti del tour: da “Shine On You Crazy Diamond” a “Comfortably Numb”, la sua chitarra raccontava storie più eloquenti di qualsiasi parola.

Con Richard Wright al suo fianco – autore di momenti indimenticabili in “Us and Them” e “Great Gig in the Sky” – e Nick Mason alla batteria, il tour dimostrava che l’essenza dei Pink Floyd era ancora viva.


Pulse e Pink Floyd Immersion


Nei concerti di Pink Floyd Immersion, lo spirito del Pulse Tour viene omaggiato in ogni aspetto:

  • la quadrafonia audio avvolge il pubblico come nei grandi palazzetti del 1994,

  • le videoproiezioni sincronizzate ricreano lo stile visivo del tour,

  • la selezione musicale riprende fedelmente i brani storici di Pulse, con fedeltà sonora maniacale e nuove tecnologie immersive.


Brani come “High Hopes”“Great Gig in the Sky” e “Shine On You Crazy Diamond” vengono riproposti con lo stesso rispetto e la stessa intensità emozionale del tour originale.


Conclusione


Il Pulse Tour fu l’ultimo grande viaggio live dei Pink Floyd. Un trionfo artistico, tecnico ed emotivo che concluse nel modo più grandioso la loro lunga carriera dal vivo. La sua eredità è ancora oggi viva, grazie a spettacoli che riprendono e rinnovano quella visione.

Se vuoi vivere la potenza e l’emozione dei grandi concerti dei Pink Floyd, Pink Floyd Immersion ti offre oggi un’esperienza dal vivo che rende omaggio al Pulse Tour con qualità, fedeltà e innovazione.