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May 17, 2025 - DA Admin

Live 8

Live 8 (2005): la storica e irripetibile reunion dei Pink Floyd


Il 2 luglio 2005, dopo 24 anni di silenzio e divisioni, i Pink Floyd si riunirono per un’unica, epica performance sul palco del Live 8 a Hyde Park, Londra. Una data destinata a rimanere impressa nella storia della musica. Per la prima volta dopo The Wall Tour del 1981Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright tornarono a suonare insieme, per un pubblico di oltre 200.000 spettatori dal vivo e 2 miliardi di telespettatori in tutto il mondo.

Live 8 non fu un semplice concerto: fu un evento benefico globale organizzato da Bob Geldof per sollecitare l’azzeramento del debito nei paesi in via di sviluppo. E la partecipazione dei Pink Floyd fu l’apice emotivo dell’intera giornata.


La sorpresa dell’anno


Fino a poche settimane prima, nessuno avrebbe mai creduto possibile una reunion. I rapporti tra Waters e Gilmour erano notoriamente tesi. Tuttavia, dopo un invito diretto di Geldof e una lunga telefonata tra Gilmour e Waters, i due decisero di mettere da parte le divergenze per una causa superiore.

Fu così che, il 12 giugno 2005, la notizia fece il giro del mondo:

“Pink Floyd will reunite with Roger Waters at Live 8”

Le prove iniziarono in gran segreto a Londra, con tensioni, emozioni e commozione tra i membri. Nonostante il tempo trascorso, la chimica tra i quattro si riaccese immediatamente.


La scaletta: pochi brani, emozione infinita


Il set dei Pink Floyd a Live 8 durò appena 23 minuti, ma bastarono per creare un momento di storia:

  1. "Speak to Me / Breathe"

  2. "Money"

  3. "Wish You Were Here"

  4. "Comfortably Numb"


La performance fu perfetta: solida, intensa, tecnicamente impeccabile. Ma fu l’atmosfera a renderla magica. Le riprese mostravano Gilmour e Waters guardarsi negli occhi, Richard Wright sorridere con discrezione, Mason suonare con la grinta di sempre.

Il momento più toccante fu “Wish You Were Here”, dedicata a Syd Barrett, scomparso pochi mesi dopo.


Il messaggio universale della reunion


Al termine dell’esibizione, Roger Waters disse:

“È fantastico essere qui. È difficile per noi quattro restare uniti, ma questa causa lo rende possibile.”

E David Gilmour aggiunse:

“Magari potremmo farlo ancora…”

La stretta di mano finale tra Waters e Gilmour fu un gesto simbolico, atteso da milioni di fan. Tutti compresero che non si trattava solo di musica, ma di riconciliazione e memoria.


Impatto culturale e mediatico


La reunion fu uno degli eventi mediatici più seguiti del 2005:

  • oltre 2 miliardi di telespettatori in 140 paesi

  • prima pagina di tutti i giornali musicali del mondo

  • rilancio globale del catalogo dei Pink Floyd

  • milioni di nuove generazioni avvicinate alla loro musica


Le vendite degli album della band triplicarono nelle settimane successive.

Il DVD ufficiale “Live 8” fu pubblicato nel novembre dello stesso anno, includendo l’intera esibizione della

band, e diventando uno dei concerti live più venduti in DVD.


Una reunion irripetibile


Molti fan sperarono in un tour mondiale. Ma fu chiaro fin da subito che Live 8 sarebbe rimasto un evento unico e irripetibile.

Le divergenze tra Waters e Gilmour non furono superate del tutto. Ma Live 8 dimostrò che la loro musica era ancora più grande delle tensioni personali.
Nel 2008 la morte di Richard Wright pose definitivamente fine a ogni possibilità di reunion completa.


Pink Floyd Immersion e l’eredità di Live 8


Nei concerti di Pink Floyd Immersion, Live 8 è una fonte di ispirazione costante. L’approccio emozionale, l’essenzialità, la qualità del suono e l’intensità del repertorio vengono riproposti fedelmente nei seguenti modi:

  • “Wish You Were Here” è sempre accompagnata da immagini che omaggiano Barrett e la storia della band.

  • “Comfortably Numb” viene eseguita con giochi di luce ispirati alla scenografia di Hyde Park.

  • L’atmosfera evocativa dell’evento è ricreata con proiezioni sincronizzate e narrazione visiva.


Ogni spettatore viene riportato a quel giorno del 2005 in cui la magia dei Pink Floyd si riaccese anche solo per una manciata di minuti.


Un ponte tra passato e presente


Live 8 rappresenta un ponte tra il passato glorioso e la memoria collettiva. Per milioni di fan fu il primo e unico momento per vedere la band originale insieme, per altri fu la conferma che l’arte può unire anche ciò che sembrava irrimediabilmente rotto.


Pink Floyd Immersion porta avanti questa memoria: una celebrazione della musica, della riconciliazione e della bellezza condivisa.

Se vuoi rivivere quell’atmosfera unica, non perdere i prossimi spettacoli.